Riscoprire la bambina interiore con lo Yoga Post Parto

Il bambino quando nasce (nel ventre materno) è un essere puro, autentico, unico e irripetibile poi vivendo si trasforma (non dobbiamo dimenticare quel bambino originale), riceve tantissime informazioni dall’esterno, tante gioie ma anche ferite.

Il bambino interiore è l’insieme di esperienze assorbite nei primi anni di vita (sin dal grembo materno), che ci rendono quello che siamo oggi e che ci fanno comportare in un certo modo.

I blocchi emotivi sono dovuti a ferite che abbiamo vissuto da piccoli (dal ventre materno in poi).

Ma le nostre ferite non sono un danno permanente possiamo ascoltarle, per comprenderle e guarirle.

Entrare in contatto con la propria parte bambina è fondamentale per la crescita interiore ed esteriore, per la nostra realizzazione, per trovare noi stessi e aiutare gli altri (utilissimo per i professionisti della relazione di aiuto), per i neo genitori che si sentono soli nell'assumersi delle responsabilità importanti nei confronti dei figli, che possono incontrare il proprio bambino interiore per evitare i medesimi errori dei genitori e al contempo comprenderli senza giudizio.

GUARIRE LA BAMBINA INTERIORE 

(quando ci si prepara alla maternità o quando si diventa madri)

Fare questo processo non è  semplice e immediato, e farlo quando si diventa madri può rendere le mamme più forti, non dovrebbero dimenticarsi di loro stesse e di amarsi per amare ancor di più il loro bambino,  il compagno, risolvere i  conflitti con i propri genitori  superando le paure trasmesse,.

Se si vuole davvero guarire il proprio bambino interiore non si dovrebbero ritenere colpevoli i propri genitori e considerarli principali responsabili delle proprie ferite emotive, al contrario bisognerebbe mostrarsi benevoli nei loro confronti: anche loro hanno un bimbo interiore e forse anche loro stanno raggiungendo un'età in cui tornano figli.

Bisogna anche sottolineare che un adulto che sia in grado di ascoltare e accudire il proprio bambino interiore sarà anche in grado di ascoltare e accudire meglio i propri figli, aiutandoli a sviluppare la propria personalità in maniera armonica e senza troppi traumi.

È importante però rassegnarsi all’idea che tutti i genitori sbagliano perché, anche con il massimo dell’impegno e della dedizione, non sono sempre in grado di interpretare o soddisfare in maniera appropriata i bisogni dei loro bambini, i quali avranno sempre e comunque qualcosa da rimproverare ai propri genitori. Il lavoro sul bambino interiore, quindi, è un lavoro destinato a non giungere mai a compimento e a essere sempre imperfetto. Nonostante questo è assolutamente necessario nutrire il bambino interiore riscoprendo autenticità, voglia di esplorare, di conoscere e di cambiare.

Un bambino interiore sano, amato e confortato dagli adulti che siamo diventati sarà in grado di spingerci verso obiettivi sempre nuovi e sarà in grado di strapparci di dosso quella patina di tristezza e di monotonia a cui a volte ci rassegniamo durante la nostra vita da adulti e che ci porta ad esaurire le energie.

Ecco due possibili approcci che possono aiutare a guarire o riscoprire la bambina interiore:

  • da una parte entrare in contatto con la bambina ferita, che ha bisogno di essere consolata, amata e capita per evolvere; ma per questo è meglio farsi seguire da un operatore esperto, capace di aiutare a riconoscerne le opportunità e le difficoltà;

  • partecipare alle lezioni di yoga post parto nelle quali si possono fare alcune attività che aiutano la bambina interiore a riemergere, entrando in contatto con la spensieratezza, la creatività, la capacità di stupirsi, di vivere profondamente le emozioni nel qui ed ora.

IO SONO

Mi amo e non mi dimentico di me.

IO GIOCO

Oggi gioco con il mio bambino.

Giocando con il mio bambino allo stesso amerò me stessa dimenticando tristezze o preoccupazioni quotidiane e diventerò la sua compagna, e il mio ruolo non sarà solo di educatrice, donna di casa, ma colei che riempie di amore e condivisione il suo tempo. 

IO VEDO, IO SENTO

Mettendomi alla sua altezza: Lo osservo, lo imito, per conoscerlo, per capirlo, per comprendere le sue emozioni. Lo osservo per capire me stessa, perché il mio bambino mi fa da specchio del mio essere più profondo.

( Ringraziamo per questo articolo Isabella Bonora: architetto, fotografa, formatrice, insegnante di yoga per bambini e di Yoga post parto formata con l’Accademia MamYoga)