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Francesco Colturi Sghilli
Insegnante di Awareness Through The Body

Sono nato a Bormio, in Valtellina, sono un plurisportivo ed ex snowboarder professionista.

A partire dall’asilo ho praticato moltissimi tipi di sport quali calcio, hockey su ghiaccio, sci alpinismo, sci di discesa e di fondo, ultimate frisbee, arrampicata sportiva, windsurf, skateboard, nuoto e la grande passione dello snowboard che ho praticato per dieci anni gli ultimi dei quali a livello professionistico. Sono legato allo sport e alla cultura fisica da un naturale istinto di curiosità. Ho sempre avuto una sete di esercitare e mettere alla prova le mie facoltà, così come di saziare l’instancabile fame di esperienze, crescita e progresso.

Tutti questi anni passati nella pratica giornaliera di qualche tipo di disciplina fisica mi hanno dato ed insegnato moltissimo. 

Dopo un’esperienza interiore particolarmente sconvolgente ed una serie di “coincidenze” fortuite, tra le quali un infortunio durante la mia ultima gara sullo snowboard, il vento della Vita mi ha messo su una nuova rotta. Da lì a poco mi il suo imprevedibile soffio mi avrebbe condotto tra le umide foglie di una foresta subtropicale nell’India del Sud.

Dopo gli ultimi saluti ad amici e genitori, all’età di 19 anni, con il mio zaino in spalla e una buona dose di sete per l’avventura mi ritrovai ad imbarcarmi sull’aereo che mi avrebbe portato ad Auroville, la città dell’aurora. Il luogo ideato da Mere come il “laboratorio umano” nel quale portare avanti gli esprimenti per la creazione di una nuova umanità, il luogo dedicato alla realizzazione del “Sogno” della città del futuro. 

Dopo poco più di due mesi passati come volontario in una delle scuole locali ho incontrato ATB…o forse…è stato lui (o lei) ad incontrare me! Questo incontro è stato un colpo di fulmine. Ho avuto fin da subito la sensazione di entrare in contatto con qualcosa di intimamente familiare e conosciuto o, per meglio dire, qualcosa al quale ero già destinato.

Questo approccio, assieme alla sua filosofia e alla sua pratica, erano la risposta giusta al momento giusto a tanti dei miei quesiti.

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Le parole e gli atti che “uscivano” dalla bocca e dalle mani di Aloka e Joan (i due creatori di ATB) erano completamente in linea con i mei valori, le mie aspirazioni ed i miei interessi: l’amore per il corpo, la disciplina, la fluidità, il dinamismo, l’integrità, la responsabilità verso il prossimo, verso il pianeta ed il futuro. Ammiravo la sue radici così ben piantate nelle conoscenze della India e della Cina antiche ed i suoi rami si stagliavano tra le altezze filosofiche della visione di Sri Aurobindo, il tutto unito ad un senso di leggerezza, giocosità e humor. Tutto questo messo assieme ha reso ATB un mix estremamente attraente e irresistibile.

Con una tale affinità, è stato un qualcosa di spontaneo e naturale arrivare a sposare questa causa, a prendere la decisione di dedicare le mie energie, i miei sforzi e la mia vita ad apprendere e mettere in pratica ATB. O per meglio dire, per riuscire a vivere sulla mia pelle ciò che ATB vuole essere: una via pratica per camminare lungo il sentiero dello Yoga Integrale, così come è stato delineato da Sri Aurobindo.

Durante questi anni ho potuto lavorare come educatore in 5 differenti scuole, con più di 250 bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni. Con essi ho giocato, ho appeso, scoperto, sperimentato… grazie ai loro sguardi e alle loro reazioni, grazie all’espressivo linguaggio dei loro corpi, ho potuto dare uno sguardo alla semplice bellezza e intrigante complessità dell’essere umano. 

Insegnando ho appreso ed apprendendo ho insegnato. I bambini sono stati i miei migliori maestri. Nelle centinaia di ore passate a scuola, con gli svariati gruppi che negli anni ho potuto seguir ho scoperto, applicato e raffinato le mie capacità. Ho messo alla prova la mia onestà, la mia pazienza e compassione, ho avuto la possibilità di esprimere me stesso, di divertirmi, di crescere e di creare.

Con loro ho riso, ho pianto, ho scherzato. Mi sono arrabbiato, mi sono entusiasmato, mi sono perdonato ed ho perdonato. Ho abbracciato e mi sono lasciato abbracciare… ho immaginato e sognato… e soprattutto ho amato.

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Quello è ciò che più di tutto ho imparato a praticare: Amore in azione.

Dopo i miei maestri oceanici ed alpini, l’insegnamento è stato uno degli altri Guru principali… esso mi ha aiutato a coltivare molte delle qualità interiori: pazienza, comprensione, adattamento, audacia, creatività, fiducia, persistenza e… TOTALE FIDUCIA nel processo di sviluppo e di crescita, nella capacità di andare oltre alle apparenti limitazioni del momento.

Anche se a volte un educatore deve accettare il fatto che non potrà vedere direttamente i risultati a lungo termine del proprio lavoro, nell’arco degli anni ho avuto il piacere di assaporare alcune delle soddisfazioni dell’insegnante: 

vedere la bambina che fino ad un paio d’anni prima tremava di paura alla semplice vista di un ostacolo o di un gruppetto di bambini nuovi, ora è una giovane ragazza sul palco, sola, disinvolta, piena di fiducia in sé stessa, in grado di esprimersi con chiarezza ed efficacia.

O assistere alla trasformazione di uno di quei gruppi più “terribili”, all’inizio incapace a mantenere i “minimi requisiti di un contegno civile”. Un assembramento spesso caotico, pieno di conflitti e di tensioni interne, riuscire dopo alcuni anni di lavoro a collaborare in maniera esemplare ad uno dei nostri giochi cooperativi. Ho potuto assistere con mia grande sorpresa e soddisfazione al loro raggiungimento collettivo di un obbiettivo che tanti altri gruppi, persino di adulti, hanno provato invano a portare a termine.

Oppure vedere come il valore del rispetto ad esempio sia stato così ben integrato in alcune bambine di seconda elementare così che nel momento in cui le “spiavo” da dietro l’angolo durante alcuni dei loro momenti di gioco libero, ho potuto scorgere certe espressioni di umanità che avrebbero potuto fare invidia a molti adulti “ben educati”.

O la soddisfazione impagabile dell’andare in giro per le strade ed i negozi di Auroville ed essere sempre accolto da dei volti sorridenti e delle manine che volteggiano salutandoti nell’aria. La felicità di sentire delle voci che chiamano con gioioso entusiasmo il tuo nome. L’arrivare a scuola e sentirsi attorniare da una giubilazione collettiva di una dozzina di bambini che lasciano traboccare il loro spontaneo amore sulla tua pelle tramite il loro caldo e frizzante abbraccio.

Questi ed altri momenti sono tracciati in maniera indelebile nella memoria…soprattutto quella del cuore.

Durante gli ultimi sette anni ho poi anche lavorato con adulti, conducendo sessioni e corsi di formazione in Italia, Spagna, Portogallo, Argentina e Stati Uniti.

In questi anni di conduzione e di formazione sono diventati sempre più chiari gli effetti di uno dei principi dell’insegnamento: ogni volta che fai qualcosa per qualcun altro lo stai anche facendo per te stesso. Ogni volta che ho dovuto assistere, guidare, insegnare c’è stato qualcosa che è cresciuto, che è maturato che si è sviluppato in me. Ogni cosa che ho insegnato l’ho imparata di nuovo…e questa volta in maniera più approfondita.

Lavorando con persone di tutte le età e delle più svariate provenienze etniche e culturali ho anche avuto la grande fortuna ed il grande dono di poter vedere l’universalità della natura umana. Al mio interno ha potuto farsi strada la certezza che in quanto a esseri umani siamo tutti fatti veramente della “stessa pasta”. Magari con tante salse diverse… ma la pasta è la stessa!

Siamo esseri umani con un corpo grande o un corpo piccolo, colorati di marrone, bianco, rosa o giallo. I nostri capelli sono più o meno ingrigiti, le nostre articolazioni più o meno arrugginite, il carattere con una goccia in più o in meno di un certo elemento. I nostri gusti musicali e le predilezioni verso il cibo o verso un sesso o l’altro possono differire.

Noi NON siamo degli esseri umani che hanno delle esperienze spirituali, ma SIAMO degli esseri spirituali che hanno un esperienza umana. 
— Wayne Dyre.

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Ciò che ho potuto vedere mille volte è che i sentimenti che ci attraversano, il flusso di pensieri che scorre in noi, il battito del cuore ed il funzionamento dei nostri organi sono sostanzialmente gli stessi per tutti. Cambia il contenuto ma non la sostanza.

Con questo lavoro ho imparato a fare del mio meglio per andare oltre alle apparenze, oltre a ciò a cui la nostra mente è abituata ad identificare come “l’altro”, per andare quanto più direttamente possibile all’essenza… all’anima… a quella bellezza e libertà che è al centro di ogni essere umano, piccolo o giovane che sia.

Questo lavoro mi ha permesso di dare forma ad una visione e di trasmettere certi messaggi che trovo fondamentali per una vita PIENA e COMPLETA… messaggi come quello appena citato, o ancora di più il messaggio di Sri Aurobindo, dello Yoga Integrale, dell’Evoluzione della Coscienza, dell’Unità Umana. 

Questa pratica mi ha permesso non solo di parlare a livello teorico a proposito di valori e qualità come la compassione, la comprensione, il coraggio o la sincerità, ma a esercitarli, ad esprimerli, ad incorporarli.

La mia etica di insegnamento e di lavoro mi ha sempre guidato nel fare del mio meglio ad unire pensiero, parola ed azione. Non chiedo mai ai miei studenti di fare qualcosa che non ho prima sperimentato sulla mia pelle ed acquisito in me stesso. Il mio insegnamento ha voluto quanto più possibile passare tramite l’esempio, seguendo la massima secondo la quale un grammo di pratica è molto meglio di cento chili di teoria.

Peciò ora attraverso le varie attività di formazione che propongo, alle presentazioni, nelle sessioni individuali e persino quelle online il mio invito è sempre lo stesso: utilizziamo queste occasioni per PRATICARE la PRESENZA così che possiamo farci degli strumenti sempre più pronti per manifestare quello che Sri Aurobindo chiama:

La Vita Divina sulla Terra.

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