Viaggi Tour India

Un giorno ho letto una frase di Tiziano Terzani sull'India che mi ha colpita particolarmente perchè risuona molto con ciò che io sento per questa cara e amata terra. Un posto speciale, molto particolare perchè cosi diverso dai canoni a cui siamo abituati e per me un luogo davvero carico di energia.

"Chi ama l'India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama. È sporca, è povera, è infetta; a volte è ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno. Si soffre a starne lontani. Ma così è l'amore: istintivo, inspiegabile, disinteressato.

“Innamorati, non si sente ragione; non si ha paura di nulla; si è disposti a tutto. Innamorati, ci si sente inebriati di libertà; si ha l’impressione di poter abbracciare il mondo intero e ci pare che l’intero mondo ci abbracci. L’India, a meno di odiarla al primo impatto, induce presto questa esaltazione: fa sentire ognuno parte del creato. In India non ci si sente mai soli, mai completamente separati dal resto. E qui sta il suo fascino. ( Tiziano terzani )

Questa è la frase che mi ha cosi tanto colpita e in cui mi ritrovo, un grande amore piena di emozioni, ricordi, coinvolgimento. Un luogo che mi ha tanto cambiata e mi ha molto aperto la mente, un luogo in cui continuerei a tornare senza sentirmi stanca.
Molto spesso ho pensato che mi sarebbe piaciuto viverci ma la vita mi ha portata altrove anche se sono sempre stata affascinata da chi ha avuto il coraggio di lasciare tutto, trasferirsi e costruirsi una vita altrove. Un esempio di questo è Carlo Pinton, dell'agenzia Viaggi Tour India che da 10 anni ha lasciato la vita in Italia e ha aperto un'agenzia di viaggi a Delhi, il nostro referente insieme a Massimo Giubbilei della Mambo Travel per l'organizzazione dei viaggi in India.
Oggi vorrei condividere con voi il suo racconto cosi emozionante tramite un'intervista che gli ho fatto in questi giorni, essendo Carlo di passaggio in questi mesi in Italia.
 

1)Chi sei tu e com'è nata la tua relazione con l'india?

Innanzitutto ringrazio Lara per avermi contattato per questa intervista. Cercherò di fare del mio meglio per aiutare tutti gli amici di “Lara Yoga” che vorranno cercare di capire un po di più sull’India e sul suo popolo, attraverso un modo di vedere che è certamente soggettivo, ma che proviene da una persona che l’India l’ha conosciuta osservandola da molti punti di vista, con l’occhio di un viaggiatore che ha visitato molti altri paesi e che l’ha scelta come base lavorativa e di vita.

Per cominciare vi racconto un po’ di me: vivo stabilmente in India (per lo più a Delhi) ormai da piu di 10 anni, ma la prima volta che sono atterrato all’aeroporto Indira Gandhi di Delhi era il lontano 1997, con uno zaino in spalla e nient’altro.

Poi si sono susseguiti molti altri viaggi, fino alla decisione di cambiare la mia vita di agente di commercio in Italia e stabilirmi in India. Da un paio d’anni mi ha raggiunto anche mia moglie che e’ contentissima di questa esperienza.

 

2)Perchè hai aperto un'agenzia li?

Perchè l’India? Per vari motivi, alcuni pratici e alcuni “sentimentali”:

- Perchè la conoscevo meglio di altri paesi e mi ha dato subito la sensazione di “sentirmi a casa”, anche se l’ambiente era così straordinariamente diverso da quello in cui vivevo in precedenza!

- Perchè si parla inglese in modo abbastanza diffuso e quindi il primo impatto, quello della lingua, era più facile da superare (anche se poi saper parlare qualche parola di hindi è fondamentale!).

- Perchè è un paese in rapido sviluppo economico e quindi con buone possibilità di un mio inserimento lavorativo. Sono partito da tour operator, ma chissà cosa altro potrei ancora fare…

- Perché è un paese la cui vita non si è ancora omologata ai modelli religiosi, filosofici e culturali di stampo occidentale. In fondo, ai miei occhi, vivere negli Stati Uniti o in Spagna, non è “culturalmente” così diverso che vivere in Italia… Qui invece le differenze sono veramente notevoli!

- Perché credo che in India si “riassuma e accentui”, allo stesso tempo, tutto quello che esiste di positivo e di negativo di tutti gli altri paesi del mondo, quindi, una volta vissuto in India, è poi più facile adattarsi a qualsiasi altra realtà (Italia compresa!).

- Certamente perché ho incontrato belle persone (anche se non solo..), come il mio socio indiano, che mi hanno aiutato in modo disinteressato ad inserirmi e a capire le differenti mentalità e modalità di vita della maggior parte del popolo indiano. Anche se vi assicuro che, per un testardo agente di commercio del nord est come me, non è stato facile (e non lo è ancora..) adattarsi alla mentalità ed ai modi di vivere indiani.

 

3) qual'è lo spirito della tua agenzia?

Viaggitourindia (www.viaggitourindia.com ) é un tour operator indiano, ufficialmente certificato dall'Associazione dei Tour Operator Indiani (IATO), che ha sede a New Delhi e che opera da più di11 anni quasi esclusivamente sul mercato italiano, conoscendolo più a fondo anche grazie alla partecipazione alle fiere più importanti che si tengono in Italia ogni anno.

Si costituisce di una partnership mista indo-italiana e di uno staff professionale e preparato, con esperienza pluriennale nel settore incoming.

Anche operativamente lo staff di Viaggitourindia si avvale di questo “mix complementare indo-italiano” che, rispettivamente con i suoi 2 direttori, Vivek Parashar e Carlo Pinton, coaudiuvati da personale parlante anche altre lingue straniere, portano avanti il lavoro con questa filosofia.

Infatti, grazie a questa struttura perfezionata negli anni, organizza tour per tutti i Clienti che vogliono venire a scoprire e visitare l’intero subcontinente indiano, più precisamente l’India, il Nepal e Bhutan: trattasi di tour individuali e/o di gruppo, di viaggi di nozze, viaggi incentive, di trekking sulle montagne della catena Himalayana, sicure e divertenti discese “rafting” sui lunghi fiumi che attraversano l’India, di viaggi culturali per tentare solo di immaginare l’immenso valore storico e ricco di tradizioni che solo questo paese ha saputo conservare nel tempo, di viaggi dentro gli immensi parchi naturali ove, grazie alla vasta estensione da nord a sud del territorio, persiste una cospicua varietà animale (tigri, elefanti, ecc) e vegetale, di viaggi alla scoperta della spiritualità dell’India (Yoga e Meditazione), come di viaggi all’insegna del relax, mare e massaggi ayurvedici, insomma come si dice qui.. in India tutto é possibile!!!

Possiamo quindi provvedere a tutti i servizi relativi ad un rilassante e interessante viaggio attraverso queste terre, a cominciare da ottime e riconosciute catene di hotel, come più affascinanti “heritage” (antichi palazzi dei Maharajà, ora adibiti ad albergo) o splendidi resort immersi nella natura, con una struttura efficente e collaudata dei mezzi di trasporto e che si avvale di autisti di assoluta esperienza e discrezione, con una capillare organizzazione di provate e fidate agenzie locali sparse sull’intera zona e una serie di guide/accompagnatori parlanti italiano altrettanto capaci e culturalmente preparati.

Naturalmente questi sono tutti i servizi che pazientemente abbiamo selezionato nel tempo grazie soprattutto a questa particolarità che ci distingue da tutti gli altri tour operator che sono qui in India, cioé questo binomio manageriale italo-indiano che senz’altro ci ha aiutato a fondere le particolari e sottili esigenze della clientela italiana con la gentilezza e il cuore dell’ospitalità indiana.

Qualsiasi tour che noi organizziamo é preparato con cura, cercando, anche negli itinerari più classici ed in quelli di gruppo, di personalizzare i nostri servizi, cercando di far sentire al Cliente questo calore speciale che il popolo indiano ha nel suo DNA.

 

4)perchè gli occidentali secondo te vanno in india?

Mah, bella domanda, alla quale non posso rispondere, poiche’ ognuno ha un suo perche’ che io non posso sapere. Comunque ho conosciuto molti amici e clienti che sono venuti in india e per la maggior parte credo siano stati spinti da una curiosita’ simile a quella che ho avuto io la prima volta, cioe’ vedere una cultura completamente opposta alla ns (nel bene e nel male), insieme ai colori e ai sorrisi di questo popolo. Un “occidentale” viene in India anche per prendersi un periodo di tempo per se stesso, per staccare dalla quotidianita’ e il logorio dello stress del ns modo di vivere che oramai non ti permette di alzare un po la testa e di capire dove stai andando e soprattutto ti impedisce di capire dove vuoi andare!

 

5)che cosa un'occidentale può trovare in India?

Ecco qui in India forse uno non trova tutte le risposte, ma capisce che esiste dell’altro, un altro modo di percepire le cose, la natura e soprattutto I rapporti interpersonali. Il tutto puo scaturire da episodi differenti ed occasionali: un sorriso di un bimbo zozzo, la vista di un mendicante in precarie condizioni fisiche, una lunga trattativa con un commerciante, un dialogo con un santone, un tramonto sul Gange, la visione di una moltitudine di pellegrini che fanno le loro abluzioni mattutine, un rispettoso ascolto delle preghiere rituali in un monastero buddista in Himalaya, una seduta di meditazione e yoga in riva all’oceano indiano, accettare un chai dentro una capanna di un Villaggio rurale del Rajasthan o mangiare un semplice chapati che ti offre una donna tribale dell’Orissa, ma anche piu concretamente un sentirsi improvvisamente “perso” nella inconcepibile e irrazionale confusione delle stradine della Vecchia Delhi o di qualsiasi altro grande mercato indiano.

 

6)ci racconti un'esperienza particolare che hai vissuto li?

Ve ne potrei raccontare una per ogni giorno che ho vissuto qui, alcuni particolarissimi ma invece vi faccio solo due semplicissimi esempi di vita quotidiana: OGNI mattina aprendo la finestra di casa mia (abito in un quartiere popolare di Delhi) vedo in quasi tutte le terrazze attorno la celebrazione di una “puja” di ringraziamento al sole che nasce, al nuovo giorno che Dio ci ha donato.

Secondo esempio: al primo acquazzone di luglio, vedevo ogni anno molta gente (anche ricca), uscire sui terrazzi e “prendersi” tutta l’acqua, allargando le braccia al cielo, ringraziando e auspicando l’inizio per una prospera stagione monsonica.

Ecco questi 2 esempi che in India sono la pura normalita’ e che a noi sembrano alquanto bizzarri, vi fanno rendere conto quanto invece e’ la diversa prospettiva con cui questo popolo si orienta per impostare la propria vita, direi ben lontano dai ns canoni abituali…

 

 

7)ci dici qualcosa dello Yoga, frequenti? conosci qualcuno che frequenta? com'è?

Devo dire invece che qui (in India) questa spiritualità è ancora molto presente, forse piu’ nella gente comune che nei centri dove molti occidentali vengono ad imparare le varie pratiche della mente e del corpo.  Tutto infatti e’ in funzione del benessere fisico/spirituale del corpo e della mente, infatti molti indiani fanno yoga al mattino presto o vanno al parco alle 6 del mattino come per noi e’ abituale bersi un caffe appena svegliati. Io sono un pigrone alla mattina, ma mia moglie ha iniziato da 1 anno a frequentare una scuola di yoga (e’ l’unica “white tiger”) di soli abitanti del posto di tutti I generi, ci sono anche persone grasse e scoordinate, ma che sentono questa necessita’ di prendersi cura di loro stessi e della loro mente. Orbene, mia moglie ora, oltre a sentire I molteplici benifici fisici (xe un figurin!!) e di elasticizzazione del proprio corpo, ha trovato pure un benessere psichico che la aiuta a sentirsi bene con se stessa e con gli altri e che (battuta di spirito..) ogni marito auspica per una migliore vita coniugale   

 

Certa che attraverso le sue parole riuscirete a fare un tuffo esperienziale in India e a farvi affascinare; ricordo il nostro prossimo viaggio di agosto e ti invito a rimanere aggiornato di tutte le prossime tappe!

Namaste. Lara