Yoga in gravidanza per la coppia
Negli ultimi tempi si sente parlare, sempre più, di “Esperienza Prenatale”, ma che cos’è?
E’ la nostra esperienza di vita prima della nascita vera e propria. Il bambino è in simbiosi con gli stati emotivi della madre, può essere allegro o triste, può essere socievole e cerca dei contatti per comunicare. Lo stato di salute, sia fisico che mentale, della madre inducono degli effetti anche sul bambino.
Importante è quindi per la madre stabilire con il proprio bimbo un ascolto attivo, un primo approccio al dialogo e alla comunicazione, favorire il contatto anche attraverso il corpo e le sensazioni. Proprio in questi aspetti gioca un ruolo fondamentale lo yoga in gravidanza e un’insegnante qualificata e formata che permetta un attaccamento precoce tra mamma e bebè. Questo processo comprende un forte passaggio evolutivo: la coppia si allarga e si inizia a parlare di triade, la donna e l’uomo si preparano a diventare mamma e papà.
Uno degli aspetti maggiori di questo cambiamento vede coinvolto un passaggio fondamentale: la persona passa da essere oggetto di cura a soggetto di cura, poiché inizierà ad occuparsi di qualcuno, in questo caso del futuro nascituro.
“In ogni donna che porti nel suo grembo un nuovo essere umano, prima ancora che essa sappia di aver avviato una gravidanza, si attiva un’energia materna, una madre segreta che per tutti i nove mesi ed oltre, silenziosamente li protegge e sostiene entrambi, nel loro interesse ed in quello del Progetto Vita.” (La comunicazione e il dialogo dei nove mesi, G.A.Ferrari).
Anche il futuro padre è parte fondamentale di questo cambiamento, però con modalità e tempistiche differenti rispetto la madre, il suo compito sarà quello di contenere psicologicamente la sua compagna e proteggere lei e il bambino. E’ importante che si crei una sinergia, un dialogo e un’unione profonda della triade: mamma, papà, bebè, già dal momento della gravidanza, la coppia ha nove mesi per prepararsi al cambiamento e per riprogrammare e rivedere il loro stare in coppia, trovando un nuovo modo di dialogare e stare a contatto.
MamYoga per creare un ambiente favorevole all’accoglimento del cambiamento, e per aiutare il dialogo della triade, organizza durante il percorso di yoga in gravidanza, anche degli incontri con i futuri papà.
L’appuntamento di sabato 22 febbraio ha visto insieme otto coppie che hanno preso del tempo per dedicarsi ad un momento tutto loro con il loro bebè. Hanno preso contatto con la pancia, con il respiro come cura, con i vocalizzi come espressione e distensione durante il travaglio, con il massaggio come mezzo calmante e rilassante.
Conoscersi, mettersi in relazione, ascoltarsi profondamente ed entrare in connessione sono elementi fondamentali per i futuri genitori, da coltivare durante il viaggio che li accompagnerà a tenere tra le braccia il loro piccolo. Importantissima è stata la presenza e la conduzione della classe da parte dell’ostetrica Valentina Soranzo, che con dolcezza e simpatia ha spiegato le varie fasi che dovranno affrontare fino alla nascita. I futuri genitori hanno così imparato aspetti più pratici come le varie fasi del travaglio: la fase prodromica, fase dilatante, fase espulsiva; sperimentando anche alcune posizioni e movimenti utili per attraversare le varie tappe del parto.
Hanno anche passato momenti piacevoli praticando dei massaggi a vicenda; è importante per l’uomo entrare in contatto con la compagna imparando a toccare i punti che possono aiutarla a rilassarsi per affrontare il travaglio e il parto. Il partner solitamente è colui con cui la donna condivide l’esperienza del travaglio, ecco perché è importante coinvolgerla nei movimenti che sperimenta, nelle respirazioni e nei vocalizzi che impara, in questo modo il compagno diventa utile nel momento del bisogno.
Alcune donne, al momento del parto, vogliono essere aiutate attivamente altre no, è impossibile prevedere come evolverà il travaglio e quindi è meglio imparare diverse metodologie per poterlo vivere con serenità, ma soprattutto una buona comunicazione in gravidanza porterà ad una condivisione del parto profonda e nel rispetto di mamma, papà e bambino.
Molti sono stati i momenti di condivisione, curiosità, complicità, risata e serenità durante la mattinata di sabato, questo dà a tutto il Team di MamYoga la gioia di continuare in questo bellissimo percorso di accompagnamento alla nascita. Perché in fondo lo yoga è, ancora di più lo yoga in gravidanza, ascolto del momento presente, senza avere aspettative.
Articolo scritto da Arianna Beatrice Cappellaro, insegnante di Kundalini Yoga, in formazione presso il nostro corso di Formazione insegnanti Yoga in gravidanza.