Lo Yoga e' per tutti?

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Una delle domande che speso mi passa per la testa e'proprio questa: Il chiedermi se lo Yoga e'per tutti oppure no.

Osservando questa disciplina così nella sua pratica moderna che in quella più tradizionale ritengo che in un certo senso lo Yoga non sia una disciplina per tutti.

Stare seduti in silenzio ad osservare il proprio respiro in un mondo che freme in corsa non è da tutti. 

Sedere il corpo nel materassino, fermarlo e portare la mente a osservare il corpo lasciando andare lontano i pensieri, le preoccupazioni e le mille cose da fare anche e'cosa non da tutti.

Credo che lo Yoga se fatto seriamente comporti sfida e forza di volontà, voglia di conoscersi, di fermarsi e ascoltarsi. Richiede molto coraggio perché fare Yoga comporta l'interfacciarsi con difficoltà che a volte ti vorrebbero fare scappare via. 

A volte inizi la lezione chiudendo gli occhi e inizi a sentire i tuoi dolori, il respiro che è corto e ti verrebbe voglia di scappare ma è li la sfida perché se poi ci stai e vai oltre, poi li qualcosa accade ... e' proprio come una trasformazione alchemica.

Cosi anche nella tradizione dello Yoga ancora di più lo Yoga era davvero per pochi eletti. Pochi eletti così desiderosi di conoscere la natura umana, la mente, la sofferenza a cui siamo agganciati che nella ricerca del Nirvana si lasciavano andare in pratiche estreme. 

Erano mossi da un fuoco di ricerca così forte  che una delle loro pratiche era l'immobilita del corpo, fermi anche per ore in un'asana senza muoversi. Molto spesso anche in kapalabati per ore senza nemmeno respirare.

 

 

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