Il suono nella gravidanza

Il suono è un aspetto imprescindibile della nostra vita, l’uomo è accompagnato da suoni fin dal suo concepimento. All’interno del grembo reagiamo alla voce e al battito cardiaco di nostra madre e poi crescendo diventiamo sempre più attenti e reattivi ai suoni che ci circondano. Rispondiamo in maniera diversa a stimoli sonori differenti, a linguaggi diversi, a parole diverse, che possono influenzare in maniera positiva o negativa.

E’ stato dimostrato come il feto già dal momento del concepimento entri in uno stato di “formazione”che getterà le basi per la sua vita fuori dal grembo materno.

Sappiamo che il bambino, seppur dentro la placenta, è in grado di sentire e distinguere alcuni suoni attraverso il liquido amniotico, pertanto sarà altrettanto capace di reagire a stimoli sonori diversi. In quest’ottica l’utilizzo dei mantra, i bagni sonori e l’ascolto di buona musica, possono avere enormi benefici sia sulla madre, ma anche sul bambino. Le vibrazioni sonore che rilassano, rilasseranno anche il bimbo, formule e benedizioni di protezione o guarigione, avranno gli stessi effetti sul bambino.

Diventa subito chiaro come sia importante, durante la gravidanza, porre l’attenzione sui suoni, evitare di essere esposti a suoni troppo forti, fastidiosi e bruschi, rischiando di impaurire e provocare traumi a chi ne è all’ascolto.
L’ascolto di canzoni e suoni rilassanti può essere anche un buon deterrente per lenire i dolori del travaglio. Ascoltare la propria canzone preferita, o un mantra familiare, avere un sottofondo che cattura l’attenzione facendo concentrare su di esso, può aiutare la donna a spostare l’attenzione del dolore verso il suono, dandole la possibilità di rilassare la mente ed il corpo per prepararsi al parto creando un ambiente più familiare e confortevole.

Fin dai tempi antichissimi le donne erano consapevoli dello stretto legame tra suono e sviluppo umano: per questo motivo hanno sempre cantato durante il parto, ma anche durante la gravidanza, anche solo semplici sussurri al bambino. Il canto può essere di sostegno durante i mesi di gestazione, per superare le paure, prendere coscienza di sé stesse attraverso la voce e connettersi con il nascituro. Inoltre, cantare rilassa la gola che è strettamente connessa con l’utero che beneficia dello stesso effetto, se la gola è rilassata anche l’utero lo è.


Il corpo umano è composto per il 70-80% di acqua, ogni nostra cellula al suo interno, quando viene investita da vibrazioni sonore, vibra e risuona nel corpo e nella mente, portandoci ad uno stato di pace e serenità. Allo stesso modo, il corpo di una donna durante la gravidanza si riempie di liquidi, fino a 7 litri in più del normale, il feto infatti è completamente immerso in una sacca d’acqua, il liquido amniotico, per nove mesi resta in ascolto di suoni ovattati provenienti dall’esterno, del battito cardiaco della madre e la sua voce con le sue vibrazioni. La ripetizione di un mantra, grazie alle vibrazioni emesse produrrà un massaggio sonoro sul bambino, che potrà beneficiarne sia a livello fisico che energetico, godendo di riflesso degli stessi benefici che avrà sulla madre.


Scegliere di cantare, o recitare, un mantra durante la gravidanza è una pratica potente che porta benefici fisici causati dalle vibrazioni, arricchiti dal potenziale che ogni mantra porta con il suo significato, scopo e beneficio, a livello fisico ma soprattutto energetico. Ma non è tutto, se pensiamo al parto, una donna che segue il suo istinto e si lascia andare normalmente esprime il suo dolore attraverso l’uso della voce; esercitarsi durante i mesi precedenti a vocalizzarlo attraverso degli esercizi mirati, cadenzandolo con il respiro, può essere di grande aiuto, sia per coloro che sono più restie a lasciarsi andare e ad esprimersi, sia per coloro che non hanno difficoltà ad abbandonarsi a questo istinto.

Ringraziamo per la scrittura di questo articolo Margherita Trevisan, insegnante di hatha-vinyasa e yin yoga e specializzata nello Yoga in Gravidanza con l’Accademia Mamyoga.