Intervista Yoga in gravidanza

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Condivido con voi copia dell'intervista che mi è stata fatta da Martina Celegato di greenwomam.it sullo Yoga in gravidanza. Troverete nel suo sito un'intervista mensile dove andremo ad approfondire diverse tematiche relative allo Yoga.

Perché una mamma in dolce attesa dovrebbe decidere di praticare yoga?

Un percorso di yoga ti dà la possibilità’ di sperimentarti. Diversamente dal corso di preparazione al parto in cui la parte pratica di sentire il corpo, il respiro per il parto, il perineo viene praticata solo una volta in un percorso di yoga in gravidanza, dove solitamente le mamme vengono accolte dalla dodicesima settimana fino alla settimana del parto quindi, si ha il tempo di sperimentare il corpo e facendo quindi diventare il percorso un aiuto anche per il momento del parto. Avendo la possibilità di sperimentare più a lungo posizioni alternative al parto, respirazione e conoscenza del perineo si arriva più preparate e consapevoli del proprio corpo.  Durante un percorso così lungo si ha inoltre la possibilità di entrare in contatto con altre mamme e figure professionali come ostetriche, fisioterapisti, psicologi che si occupano di questo settore, entrano in una rete di condivisione, un modo di prepararsi insieme anche al post parto. Ho constatato che le mamme che frequentano i miei corsi condividono molto nei gruppi WhatsApp e al momento della nascita del bambino non vedono l’ora che sia passata la quarantena per fare il post parto insieme, si crea un gruppo e una relazione che si portano avanti anche dopo, non si limitano alla gravidanza.

Quali sono i vantaggi dello yoga in gravidanza per la mente della mamma?

I vantaggi per la mente della mamma sono vari, e soprattutto molto soggettivi. Ci sono molte variabili che dipendono molto dalla situazione che la mamma vive durante la gravidanza. Ci sono “belle” gravidanze durante le quali la mamma si sente bene, altre dove ci sono delle problematiche ma non per questo sono meno ricche di aspettative ed emozioni. Con lo yoga in gravidanza “lavoriamo sulla mente” nel senso che aiutiamo la mamma che inevitabilmente vive un momento emotivamente forte a ricentrarsi. Sappiamo che quando viviamo emozioni particolarmente forti non siamo equilibrate, non siamo in grado di prendere scelte e decisioni o comunicare nelle relazioni perché l’emotività ci porta a tirare fuori le emozioni molte volte in maniera sbagliata. Lo yoga aiuta a trovare dei momenti di recupero fermandosi a riflettere su domande importanti “Cosa sento? Cosa vivo? Cosa vorrei per me?”. Ci tengo a precisare che durante i nostri percorsi non lavoriamo solo nel corpo ma parliamo e condividiamo una serie di informazioni. C’è quindi la possibilità di ricevere una cultura su come vivere il parto, fronteggiare il mal di schiena, la sciatalgia, cosa succede nella coppia dopo, l’allattamento. Da un lato la mamma trova un momento in cui ricentrarsi dall’altro riesce ad assorbire, ricevere informazioni.


Una mamma in dolce attesa molte volte lavora ed è presa da mille altre occupazioni. Come può aiutare lo yoga a percepire il proprio corpo che in questo periodo particolare è pieno di cambiamenti?

Lo yoga è necessario in questo periodo storico in cui la mamma lavora fino all’ultimo. Molte ricerche di psicologia perinatale mostrano come la relazione del bambino non si crea quando il bambino nasce ma tutti i momenti della gravidanza sono uno scambio ricchissimo fra mamma e bambino. Quindi trovare dei momenti in cui la mamma possa dedicarsi a sé stessa all’ascolto del bambino e all’ascolto del suo corpo. Agevola la relazione sia durante i nove mesi che nel post parto, che è un momento importante nella vita soprattutto per la mamma che ha lavorato fino all’ultimo dimenticandosi della gravidanza. Cerchiamo di fare cultura in questo, non solo curando il movimento.Condividiamo molto anche ricerche sull’attaccamento, sula vita perinatale, cerchiamo di dare il più possibile informazione. Essere informati dà anche la possibilità di scelta, la mamma deve essere libera di poter scegliere con tutte le informazioni a disposizione ciò che è meglio per lei e per il suo bimbo.

Praticare yoga in gravidanza può aiutare anche durante il parto?

Certo. Praticare yoga in gravidanza può aiutare molto anche durante il parto perché si insegnano una serie di tecniche, sebbene il parto non sia assolutamente una tecnica. Ma si sperimentano per sei mesi diverse tecniche di respirazione, posizioni alternative al parto, si preparano le gambe, la vocalizzazione. In qualche modo si dà alla donna un potere personale, ossia quello di arrivare al parto con una serie di conoscenze che tengono in considerazione l’istinto, parte fondamentale del parto. Molte donne condividono che la cosa che più le ha aiutate durante il percorso è stata il respiro. Sottolineo di nuovo che il parto non è una tecnica, noi diamo una serie di indicazioni e le facciamo sperimentare tanto mettendo in condizione la futura mamma di scegliere quella che meglio si addice al momento, ascoltando l’istinto.


Quali sono i muscoli che si vanno ad esercitare durante lo yoga in gravidanza?

Esercitiamo tutto il corpo, lo yoga ha un a percezione olistica della persona dove ogni parte è collegata alle altre, quindi non è pensabile lavorare solo su di un muscolo. A differenza di un lavoro ostetrico, dove per esempio ci si può concentrare solo sul perineo, noi lavoriamo su tutta la persona soprattutto sulle gambe, che devono sostenere il peso del bambino nella pancia ed eventuali posizioni alternative al parto. Lavoriamo nella percezione del perineo, perché magari è un muscolo che usiamo poco, un muscolo tabù che molte donne cominciano a conoscere durante la gravidanza. Durante la gravidanza lavoriamo sul rilassamento del perineo, fase importante affinché si apra il canale del parto, mentre nel post parto andiamo a lavorare nel rafforzarlo. Lavoriamo anche in tutti i muscoli respiratori, affinché il respiro sia ampio considerato che arriva anche al bambino, migliorando la qualità della vita fetale.

 

Ci sono rischi nel praticare yoga in gravidanza?

Sostanzialmente non è un’attività a rischio ma bisogna osservare strettamente il parere medico medico. Se ad esempio si tratta di una gravidanza a rischio l’attività non è consigliata ed alcune posizioni potrebbero essere pericolose. Le nostre attività sono strutturate su trimestri, e sappiamo quali posizioni possono essere o non essere fatte durante quel preciso trimestre. E’ importante che l’insegnante sappia tutto sullo state di salute della donna, ed importantissimo che la mamma si ascolti e non si spinga mai oltre. Eventualmente si possono prendere in considerazione aspetti dello yoga, come lo yoga Nidra che si concentra sul rilassamento profondo o sul respiro per cui lo yoga ha una vasta serie di tecniche di respirazione pranayama adatte alla gravidanza.

 

Ringrazio Martina per questa possibilità e invito tutte le mamme in dolce attesa che ci leggono di venire a provare una nostra lezione il sabato mattina presso la Polisportiva Vigodarzere dalle 10 alle 11.30.

Puoi trovare l'intervista completa nel sito di Martina: http://www.greenwomam.it/yoga-in-gravidanza/

 

lara magliocchettiCommenta